Sembra un problema di poco conto per chi abita in campagna o possiede un’abitazione indipendente rispetto alla città ma quella del rumore è una questione importante e spesso insoluta che si potrebbe risolvere sfruttando escamotage da pochi euro. Chi abita in un condominio, magari in pieno centro, sa bene quanto sia importante ritagliarsi un attimo di tranquillità lontano da fastidiosi suoni provenienti da vicini molesti o, peggio ancora, dall’inquinamento acustico delle strade.
Una casa in città ha i suoi comfort ed è possibile aumentare questi ultimi tramite opere volte ad una ristrutturazione completa che implementi opere di isolamento acustico. Gli esperti del settore sottolineano come ciascun caso sia a sé stante e non sempre gli interventi per l’isolamento acustico degli ambienti domestici possano risolvere il problema in maniera definitiva. In altre parole tutto dipende da alcuni fattori, come ad esempio i materiali utilizzati in fase di costruzione dell’edificio.
Nonostante esistano differenti normative che definiscono i requisiti minimi per l’isolamento acustico passivo di una struttura (che si affiancano alle leggi che disciplinano l’inquinamento acustico) non sempre le costruzioni recenti rispettano appieno la normativa vigente, appellandosi più che altro ad una questione di risparmio sui materiali. Sarà poi onere del proprietario di uno o più immobili quello di affrontare la spesa per l’insonorizzazione degli appartamenti perché, in fin dei conti, ognuno sceglie la ditta a cui affidare gli interventi in base al proprio budget ed al risultato che vuole ottenere.
In questo contesto, infatti, isolare un immobile destinato ad uso ufficio è un discorso ben diverso rispetto ad un appartamento residenziale dove si presume che l’inquilino trascorra gran parte della giornata, sere e festivi inclusi. Di conseguenza viene lasciato al libero arbitrio la predilezione di questa o quella soluzione ma nella maggioranza dei casi in molti preferiscono rimandare la spesa.
Quanto costa insonorizzare un appartamento: tecniche e materiali per un maggiore comfort domestico
Per stabilire quali siano le migliori soluzioni per l’isolamento acustico dell’immobile è bene sapere che il rumore viene trasmesso in tre modi: per vibrazioni, per movimenti interni e per via aerea.
Le vibrazioni sono quei suoni, a volte sottili e fastidiosi altre volte assordanti ed estenuanti, provocati ad esempio dal motore di un elettrodomestico in funzione (può essere il condizionatore, una caldaia mal funzionante o una lavatrice), dall’impianto di un’industria il cui insediamento è a pochi passi da casa, da frigoriferi oppure dall’ascensore posto a ridosso della camera da letto. L’entità del suono è percepibile anche con le orecchie tappate poiché la propagazione del rumore interessa principalmente la struttura dell’edificio.
Dei movimenti interni ne abbiamo un esempio quotidiano: il vicino che sposta i mobili, la signora con i tacchi che passeggia per casa, l’inquilino dell’appartamento venduto che sta ristrutturando gli interni. Sono rumori forti, non necessariamente continui ma che recano un certo fastidio se perpetrati durante le prime ore pomeridiane o in piena notte.
Infine i rumori possono essere diffusi per via aerea: è l’esempio delle urla di due giovani che litigano per strada o della musica ascoltata a tutto volume. Anche in questo caso si tratta di suoni repentini ed improvvisi, impossibili da tollerare in particolari ore del giorno.
Ulteriore elemento da non sottovalutare è stabilire quale camera dell’immobile richieda l’insonorizzazione perché maggiormente sensibile ai rumori esterni. Generalmente sono due (o tre) gli ambienti domestici che mal tollerano i suoni e sono quelle stanze dedicate al relax ed al riposo della persona: camera da letto, studio e camera dei ragazzi sono le aree che andrebbero isolate con un intervento radicale.
Decidere di procedere con l’isolamento acustico significa affrontare un’attenta analisi in un settore in cui le soluzioni sembrano essere tante ma il risultato finale è poco meno che soddisfacente. I vantaggi di un corretto isolamento acustico possono essere molteplici, tutti rivolti al diritto di ciascuno di vivere serenamente i propri ambienti. Si potranno prevenire i rumori molesti dei vicini ma anche quelli provenienti dalla strada senza avanzare l’idea di svendere l’appartamento. Bisognerà conoscere i materiali e procedere ad una ristrutturazione che consenta un corretto isolamento acustico idoneo alle aspettative.
E’ bene fare chiarezza su un aspetto: esistono soluzioni fonoassorbenti e soluzioni fonoisolanti. Per quanto i due termini sembrino essere sinonimi, solo il secondo è quello indicato per l’isolamento acustico. In effetti la fonoassorbenza è la capacità di un materiale di assorbire i rumori provenienti dall’interno di una struttura, ad esempio per ottimizzare l’acustica di una camera destinata allo studio di uno strumento musicale.
La fonoisolante è, al contrario, la capacità di un materiale di isolare i suoni provenienti dall’esterno impedendo a questi di propagarsi all’interno degli ambienti domestici. Fra le due alternative solo i materiali fonoisolanti sono indicati per l’isolamento acustico dei rumori esterni. In commercio sono disponibili diversi pannelli da installare dentro una o più camere realizzati in diversi materiali a base di minerali naturali, fibre vegetali e tecnologie innovative. Il must è la lana di vetro o la lana di roccia, ma anche il gesso, la fibra di cotone e le fibre minerali unite a specifiche resine necessarie per assorbire in maniera ottimale ogni tipo di rumore.
Nell’isolamento acustico i materiali sono quindi differenti fra loro e studiati per migliorare il comfort all’interno degli ambienti. Oltre ai prodotti sintetici a larga diffusione è sempre possibile orientarsi su soluzioni 100% naturali, come ad esempio il sughero. Completamente riciclabile, poco inquinante e a zero impatto ambientale, il sughero offre risultati soddisfacenti ed è un materiale ecocompatibile e corrispondente alle aspettative eco-friendly.
L’isolamento acustico può essere realizzato in differenti modi, ciascuno dei quali finalizzato a ridurre la propagazione dei suoni provenienti per via aerea, per movimento o per vibrazione. L’utilizzo dei pannelli può reputarsi adatto per l’isolamento delle pareti qualora si vogliano ridurre drasticamente i rumori prodotti per vibrazione. Questi potrebbero derivare da una ferrovia o anche dagli elettrodomestici del negozio sottostante ma, attraverso un intervento ad hoc, si riusciranno ad isolare anche i rumori dei vicini.
Nell’ottica di una ristrutturazione energetica degli infissi è possibile installare serramenti insonorizzati con doppi vetri di cui sono dotate le finestre e le portefinestre di moltissime strutture. Qualcuno addirittura può optare per il triplo vetro ma nella maggior parte dei casi la struttura dei serramenti è in PVC o in alluminio. Il legno (materiale naturale e adatto ad ogni esigenza di estetica) viene adoperato per definire il telaio di una finestra ma ciò che veramente conta è riuscire ad eliminare ogni fuga acustica che facilita il riverbero dei suoni.
In altre parole è necessario dotare le finestre, gli usci e le portefinestre di guaine che sigillino le ante durante la chiusura degli infissi impedendo il propagarsi sottile anche dei sibili prodotti dal vento. In commercio è possibile trovare avvolgibili coibentati progettati prevalentemente per isolare le camere soprattutto di notte: si tratta di prodotti realizzati sempre con materiali come l’alluminio, il PVC ed il legno, preventivamente testati per individuare con precisione il grado di assorbenza di ciascun pannello.
Infatti qualsiasi lavoro di isolamento acustico può essere efficace solo a seguito di un’attenta analisi eseguita da un tecnico professionista nel settore. Qualcuno potrebbe rivolgersi al fai da te utilizzando guaine per ottimizzare gli infissi ma non sempre il bricolage è la scelta migliore, a maggior ragione se non si hanno le conoscenze adeguate sui materiali da utilizzare.
Al di là dei materiali e delle soluzioni presenti sul mercato è bene precisare che, molto spesso, la questione rumore è un fattore facilmente risolvibile eseguendo alcuni tipi di intervento. I suoni propagati per via aerea, ad esempio, possono essere ridotti se si utilizzano materiali isolanti per elementi come i cassonetti delle tapparelle, il telaio della porta d’ingresso, il tetto che, in alcuni casi, assorbe facilmente il rumore della grandine. Si tratta ovviamente di sistemi pratici e poco costosi, da adottare con l’ausilio di un esperto e dopo aver effettuato un sopralluogo.
I costi della ristrutturazione per l’isolamento acustico variano a seconda dell’intervento necessario all’ottimizzazione degli ambienti, al materiale che si intende adoperare e all’opportunità di cambiare infissi e serramenti. La spesa sostenuta rappresenta un piccolo investimento ammortizzabile sia attraverso le detrazioni fiscali messe a punto dal Governo, sia attraverso un miglioramento della qualità di vita. La legge permette di detrarre il costo sostenuto per un ammontare pari al 50% potendo ottenere le agevolazioni sull’acquisto dei materiali qualora si sia provveduto privatamente all’esecuzione dei lavori. Il miglioramento acustico dovrà essere certificato da un tecnico che giudicherà idoneo o inidoneo il tipo di intervento effettuato.
Un’ultima domanda deve trovare una risposta adeguata: come isolare dai rumori dei vicini? Mai sentito parlare dell’isolamento acustico della porta blindata? La maggior parte dei fastidi può provenire dalle scale come il rumore dell’ascensore, la chiusura forzata del portone e il calpestio delle persone che salgono i gradini. Anche il vociferare sul pianerottolo può recar disturbo e a tal proposito esistono porte blindate, con certificazione di isolamento acustico, capaci di isolare tutti i suoni provenienti dall’androne. Si tratta di prodotti formati da telai e pannelli realizzati con specifici materiali uniti a guaine che sigillano la porta durante la chiusura.