Il monolocale, di complessivi mq 35,50, ottenuto dallo scorporo della particella 1005 sub 49, sarà accessibile dalla scala con annesso ascensore che dal piano 0.0, con ingresso dalla corte interna, servirà le varie unità di piano. Il ballatoio condominiale che perimetra tre lati della corte, condurrà all’appartamento. L’unità insiste su due ambienti dell’edificio classificato come “Palazzo” e l’accesso, delimitato da un portoncino metallico la cui trama richiama la O centrale del naming del progetto (Tav. 9.2), sarà ricavato dal ripristino di un’apertura prospiciente il retrofronte, oggi occultato dalle fabbriche che ne hanno modificato la sua configurazione, e la cui imbotte sarà rivestita in pietra. Attualmente uno degli ambienti fa parte di un sistema di vani ad enfilade, coperti da volte ad incannucciato, che distribuisce gli uffici della società proprietaria. Dall’analisi visiva pare evidente come tali ambienti, ricavati per esigenze funzionali, abbiano parzialmente occultato la volta a botte presente nell’ambiente prospiciente la via Maqueda. Se tale ipotesi verrà confermata dai saggi in corso d’opera se ne potrà restituire l’intera estensione, come da previsione progettuale. Un
“volume” nel “volume” accoglierà il servizio igienico della zona living garantendo la leggibilità della copertura a volta dell’ambiente. L’apertura con balcone, prospiciente via Maqueda, garantirà i rapporti di aeroilluminazione del monolocale. Le volte presenti saranno preservate e valorizzate da un’attenta distribuzione degli ambienti.